Con un sol colpo di trapano risolti i problemi urbanistici, ecologici, di eguaglianza sociale e democrazia della nostra città.
Oggi è un giorno di gran festa, fra qualche settimana o forse più a Cosenza non ci sarà più traffico, si tornerà alla “scorrevolezza” di via Roma di un tempo. Niente più ingorghi, niente più strombazzamenti nelle ore di punta, le auto scivoleranno, silenziosamente, da Piazza Cappello a Piazza Europa in 3 minuti netti. C’è persino chi giura di non aver mai visto in vita sua, da cosentino verace dei Casali, un incolonnamento su quella che oggi si chiama Via Misasi e guai a dire il contrario, si rischia di essere presi per pazzi visionari che urlano e sbraitano al richiamo delle sirene azzurre.
Il cantiere aperto stamane
D’incanto scomparirà tutto lo smog accumulato in questi anni in cui la strada è rimasta chiusa, creando una cappa di fumi maleodoranti che hanno appestato tutto il circondario. Da oggi invece la cappa verrà stappata e si potrà, finalmente, respirare a pieni polmoni, mascherine permettendo.
Vuoi mettere? È stata fatta anche un’opera di giustizia sociale e comunismo del nuovo millennio: perché solo i bambini ed i ragazzi delle scuole di via Roma avrebbero dovuto godere di uno spazio di tranquillità e socialità, meglio non lo abbia nessuno, giustizia è fatta!
E la democrazia dove la metti? Nulla può scalfirla, va tutelata a tutti i costi! Cosa vuoi che siano le esigenze di un dirigente scolastico, dei suoi docenti, di qualche centinaio di alunni e di qualche mamma imbellettata che deve fare passerella nella villetta, di fronte ad un mandato elettorale, al sacrosanto voto di migliaia di cittadini che hanno votato il cambiamento o, per meglio dire, il ritorno alle vecchie e sane abitudini di un tempo, al sacrosanto diritto di parcheggiare in tripla fila e di maledire la vecchietta che ci mette dieci anni per passare da un lato all’altro della strada.
Via Roma prima della chiusura al traffico
Diciamo la verità, come si fa a non essere felici e soddisfatti oggi, non se ne poteva più, già solo qualche decennio fa fummo costretti a sopportare la chiusura di Corso Mazzini, la grande prepotenza di chi ci impedì di parcheggiare sin dentro la Standa, di lasciare l’auto in terza fila per goderci il caffè al bar Manna e chiacchierare, appoggiati alla nostra macchina, con gli amici a piazza Kennedy davanti alle Colombe. L’economia nostrana distrutta, il PIL cittadino calato di 100 punti, da chi ha immaginato il Corso dello struscio ricolmo di persone costrette a portare le buste della spesa a mano, a piedi, sotto il sole cocente e la pioggia battente, quando invece avrebbe potuto tranquillamente transitare, fermarsi davanti al negozio di Forgione, misurare le scarpe e tornarsene comodamente in auto. Che nostalgia, che tempi!
Però oggi almeno avremo la consolazione di non rimanere più in fila su via Roma, i 20, 30 minuti per tornare a casa saranno un pallido ricordo ed anche via Pasquale Rossi e via Caloprese verranno liberate. Non servirà nemmeno riaprire viale Parco tanto sarà veloce circolare su via Roma e nel centro cittadino, in fondo quel viale è rimasto quasi sempre chiuso, tra costruzione, interruzioni, scandali e manie ecologiste, vedi mai che qualcuno dovesse abituarsi ad avere una città efficiente?!
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